Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi
Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi
Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi
4.5
De 10:00 AM a 02:00 PM, De 03:00 PM a 07:00 PM
Martes
10:00 AM - 02:00 PM
03:00 PM - 07:00 PM
Miércoles
10:00 AM - 02:00 PM
03:00 PM - 07:00 PM
Jueves
10:00 AM - 02:00 PM
03:00 PM - 07:00 PM
Viernes
10:00 AM - 02:00 PM
03:00 PM - 07:00 PM
Sábado
10:00 AM - 02:00 PM
03:00 PM - 07:00 PM
Domingo
10:00 AM - 02:00 PM
03:00 PM - 07:00 PM
Acerca de
Duración sugerida
1-2 horas
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Milán, Italia4.760 aportes
sep. de 2022 • Pareja
Ci troviamo in un piccolo museo composto da poche sale, che espongono però reperti di grande interesse disposti in ordine cronologico.
La sala A ospita oggetti risalenti all' età arcaica dei tempi etruschi , quelli della Vetulonia villanoviana. Tra questi ricordiamo un piccolo bottone a forma di nuraghe proveniente dalla Sardegna, testimonianza degli scambi commerciali avvenuti tra gli Etruschi ed i Sardi nel mar Tirreno, la stele funeraria di Auvele Feluske , risalente al VII secolo, in cui il guerriero è rappresentato con ascia bipenne, paranaso e paraguance, un piccolo balsamario in pasta di vetro importato dall' Oriente che rappresenta una figura femminile seduta con un bambino sulle spalle ed un animaletto in braccio. Da non perdere gli oggetti in oro , testimonianza dell' abilità degli orafi etruschi, il bracciale a fascia , decorato a sbalzo con palmette e volti femminili rinvenuto nella tomba dei Leoncini , la fibula decorata a sbalzo con file di animali, la lamina da applicare alle vesti a forma di sole con la testa di Gorgone a sbalzo. La sala B espone il corredo del sepolcro familiare della tomba del circolo delle Pellicce, un elmo in bronzo di tipo greco con forellini lungo il paranaso e le paraguance per il fissaggio della guaina protettiva interna in pelle o cuoio, una coppia di gambali e due lance in ferro, vasi etruschi provenienti da Atene, vasellame in bucchero e bronzo. In questa sala degna di nota è la vetrina degli ori della collezione Lancetti, orecchini a bauletto in filigrana con ornato floreale, orecchini pendenti a forma di anforetta, spille, monili, la fibula d' oro a forma di drago che nel 2006 i Renzetti donarono al museo dopo averla ricevuta in eredità dal sig. Luigi Pineschi che, nel 1906, l' aveva ritrovata nel suo campo. Nella sala C evidenziamo il vasetto utilizzato per contenere sostanze aromatiche o spezie a forma di testa di Aquila proveniente dalla Grecia e la collana e le fibule in oro che documentano la ricchezza della famiglia di poggio Pelliccia.
Nella sala E sono conservate le antefisse delle domus e dei templi , elementi decorativi in terracotta raffiguranti volti maschili barbuti e volti femminili, tra cui spicca l' elegante testa di Minerva, dea della guerra. La stanza ospita inoltre le lastre di terracotta che fanno parte del fregio figurato che decorava l' atrio con impluvium della domus di Medea sita nel quartiere di Poggiarello Renzetti . Gli scavi di quest' area furono avviati , nel 1893, dal medico archeologo Isidoro Falchi, cui è dedicato il museo di Vetulonia, ma solo alla fine degli anni ' 80 il direttore della soprintendenza toscana Mario Cygielman si convinse che le lastre rappresentavano episodi del tragico mito di Medea. Osserviamo inoltre una vera da pozzo in terracotta decorata a bassorilievo con scene dionisiache di danza proveniente da un' abitazione del quartiere urbano di Poggiarello Renzetti e due statuette raffiguranti i Lari divinità protettrici del focolare domestico.
L'ultima sala espone il tesoro dello Stagnaccio , una collezione di monete in bronzo ritrovate dagli archeologi in una fattoria.
Una di queste era stata coniata a Vetulonia che , quindi , aveva una zecca e poteva coniare moneta propria. Sulle monete è incisa la sigla della città, VATI , sulla testa e' impresso un profilo maschile con un cappuccio a forma di drago marino, sul rovescio un tridente con due delfini guizzanti. A nostro avviso il museo deve essere visitato solo dopo aver visto l' area archeologica di Poggiarello Renzetti, nella parte bassa del paese, ad accesso gratuito. Qui la guida fornisce utili ed interessanti spiegazioni sulla storia della città dagli Etruschi ai Romani e sull' origine degli scavi.
La sala A ospita oggetti risalenti all' età arcaica dei tempi etruschi , quelli della Vetulonia villanoviana. Tra questi ricordiamo un piccolo bottone a forma di nuraghe proveniente dalla Sardegna, testimonianza degli scambi commerciali avvenuti tra gli Etruschi ed i Sardi nel mar Tirreno, la stele funeraria di Auvele Feluske , risalente al VII secolo, in cui il guerriero è rappresentato con ascia bipenne, paranaso e paraguance, un piccolo balsamario in pasta di vetro importato dall' Oriente che rappresenta una figura femminile seduta con un bambino sulle spalle ed un animaletto in braccio. Da non perdere gli oggetti in oro , testimonianza dell' abilità degli orafi etruschi, il bracciale a fascia , decorato a sbalzo con palmette e volti femminili rinvenuto nella tomba dei Leoncini , la fibula decorata a sbalzo con file di animali, la lamina da applicare alle vesti a forma di sole con la testa di Gorgone a sbalzo. La sala B espone il corredo del sepolcro familiare della tomba del circolo delle Pellicce, un elmo in bronzo di tipo greco con forellini lungo il paranaso e le paraguance per il fissaggio della guaina protettiva interna in pelle o cuoio, una coppia di gambali e due lance in ferro, vasi etruschi provenienti da Atene, vasellame in bucchero e bronzo. In questa sala degna di nota è la vetrina degli ori della collezione Lancetti, orecchini a bauletto in filigrana con ornato floreale, orecchini pendenti a forma di anforetta, spille, monili, la fibula d' oro a forma di drago che nel 2006 i Renzetti donarono al museo dopo averla ricevuta in eredità dal sig. Luigi Pineschi che, nel 1906, l' aveva ritrovata nel suo campo. Nella sala C evidenziamo il vasetto utilizzato per contenere sostanze aromatiche o spezie a forma di testa di Aquila proveniente dalla Grecia e la collana e le fibule in oro che documentano la ricchezza della famiglia di poggio Pelliccia.
Nella sala E sono conservate le antefisse delle domus e dei templi , elementi decorativi in terracotta raffiguranti volti maschili barbuti e volti femminili, tra cui spicca l' elegante testa di Minerva, dea della guerra. La stanza ospita inoltre le lastre di terracotta che fanno parte del fregio figurato che decorava l' atrio con impluvium della domus di Medea sita nel quartiere di Poggiarello Renzetti . Gli scavi di quest' area furono avviati , nel 1893, dal medico archeologo Isidoro Falchi, cui è dedicato il museo di Vetulonia, ma solo alla fine degli anni ' 80 il direttore della soprintendenza toscana Mario Cygielman si convinse che le lastre rappresentavano episodi del tragico mito di Medea. Osserviamo inoltre una vera da pozzo in terracotta decorata a bassorilievo con scene dionisiache di danza proveniente da un' abitazione del quartiere urbano di Poggiarello Renzetti e due statuette raffiguranti i Lari divinità protettrici del focolare domestico.
L'ultima sala espone il tesoro dello Stagnaccio , una collezione di monete in bronzo ritrovate dagli archeologi in una fattoria.
Una di queste era stata coniata a Vetulonia che , quindi , aveva una zecca e poteva coniare moneta propria. Sulle monete è incisa la sigla della città, VATI , sulla testa e' impresso un profilo maschile con un cappuccio a forma di drago marino, sul rovescio un tridente con due delfini guizzanti. A nostro avviso il museo deve essere visitato solo dopo aver visto l' area archeologica di Poggiarello Renzetti, nella parte bassa del paese, ad accesso gratuito. Qui la guida fornisce utili ed interessanti spiegazioni sulla storia della città dagli Etruschi ai Romani e sull' origine degli scavi.
Escrita el 23 de octubre de 2022
Esta opinión es la opinión subjetiva de un miembro de Tripadvisor, no de Tripadvisor LLC. Tripadvisor les hace controles a todas las opiniones.
Monica B
Milán, Italia8.216 aportes
ago. de 2022
Il Museo non è grande, ma è interessante. Oltre all’esposizione permanente di reperti provenienti dagli scavi dell’area archeologica, abbiamo potuto ammirare la “Venere Accosciata” in prestito dal Museo archeologico di Napoli e la splendida “Danzatrice” proveniente dalla Villa dei Papiri di Ercolano. Nelle sale che esponevano le due statue siamo stati guidati da una giovane e brava dipendente.
Escrita el 27 de septiembre de 2022
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Marina
37 aportes
ago. de 2022 • Pareja
È un piccolo museo strutturato molto bene. Il personale è gentilissimo e preparato. Ottima idea la APP gratuita che accompagna la visita.
Escrita el 26 de agosto de 2022
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riccardo m
Fano, Italia132 aportes
ago. de 2022 • Pareja
Complimenti alle persone che gestiscono questo museo. Molto ben tenuto con un percorso chiaro e approfondito. I pezzi esposti sono descritti con cura in spazi adeguati. Unica pecca oggi nelle sale era davvero troppo caldo, forse qualche problema con l’aria condizionata. Consigliato a tutti, grandi e piccini.
Escrita el 18 de agosto de 2022
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Alice
3 aportes
ago. de 2022 • Pareja
Il museo è ricco di reperti importanti, i pannelli sono chiari, è ben strutturato, personale gentilissimo, merita assolutamente una visita!
Escrita el 11 de agosto de 2022
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Lisaborelli
Bolognano, Italia12 aportes
ago. de 2022 • Familia
Sono stata questa mattina al museo archeologico di Vetulonia o per lo meno avrei voluto farlo . Sono partita da Castiglione della Pescaia con le migliori aspettative di vedere la bella mostra temporanea proposta nelle locandine pubblicizzate ovunque ma arrivati in paese il museo era chiuso. Lunedì chiusura di turno e con lui la maggior parte dei locali e bar del paese.
Possibile che il primo di agosto in alta stagione un museo sito comunque in una località turistica sia chiuso per turno? Una follia! Sono davvero rimasta delusa
Possibile che il primo di agosto in alta stagione un museo sito comunque in una località turistica sia chiuso per turno? Una follia! Sono davvero rimasta delusa
Escrita el 1 de agosto de 2022
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John F
Brescia, Italia8 aportes
jun. de 2022 • Pareja
Ringraziamo la dott.ssa Carlotta Saletti che ci ha permesso di visitare il Museo mentre erano in atto le operazioni di allestimento di una mostra temporanea. Il Museo è un esempio di intelligente sensibilità culturale e permette al visitatore di conoscere il risultato di tanti anni di scavi archeologici nell'area di Vetulonia. Complimenti!
Escrita el 30 de junio de 2022
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Marta S
Río de Janeiro, RJ583 aportes
jul. de 2021
Piccolo museo con molti reperti interessanti, modello espositivo non proprio modernissimo. Temo però che sia apprezzabile pienamente solo per chi ha già almeno un’infarinatura di quello che è stata la storia e la cultura etrusca. Visto la quantità di stranieri che generalmente visitano la Toscana forse qualche pannello divulgativo in più non guasterebbe. Personale gentilissimo e norme Covid rispettate.
Escrita el 6 de febrero de 2022
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Pietro Gambadilegno
15 aportes
ene. de 2022 • Pareja
Piccolo museo Etrusco,ricco di reperti,gestito da giovani molto gentili e competenti.
All'interno si può scaricare un app.che ti guida per la visita molto ben fatta.Lo consiglio ,merita una visita.
All'interno si può scaricare un app.che ti guida per la visita molto ben fatta.Lo consiglio ,merita una visita.
Escrita el 31 de enero de 2022
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bollo62
Bolonia, Italia732 aportes
dic. de 2021
Se non ci fosse da piangere ci sarebbe da ridere. Abbiamo visitato gli scavi etruschi di Vetulonia e per quanto li abbiamo trovati interessati ne abbiamo deplorato grandemente lo stato di trascuratezza. Non critichiamo assolutamente la ragazza che abbiamo trovato in qualità di custode, perchè vista la situazione riteniamo che faccia miracoli.
Gli scavi sono gratuiti ma pur di saperli gestiti meglio avrei volentieri pagato un biglietto.
Gli scavi sono gratuiti ma pur di saperli gestiti meglio avrei volentieri pagato un biglietto.
Escrita el 19 de enero de 2022
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Mejorar este perfilMuseo Civico Archeologico Isidoro Falchi (Vetulonia) - Lo que se debe saber antes de viajar - Tripadvisor
Preguntas frecuentes sobre Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi
- Museo Civico Archeologico Isidoro Falchi está abierto:
- mar - dom 10:00 a. m. - 2:00 p. m.
- mar - dom 3:00 p. m. - 7:00 p. m.
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