Santuario Madonna del Bagno
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piccijesi
Province of Ancona, Italia1.093 aportes
dic de 2022 • Pareja
In tarda mattinata - quasi le 13:00 -, ma ci proviamo, poco fuori la raccolta austera Deruta entriamo nel parco secolare di questa basilica che ospita nel monastero foresteria una comunità. Ecco, proprio questi ragazzi ci hanno detto di entrare e visitare la chiesa bianca che in netto contrasto ospita tante tavolette in ceramica di è voto, a partire dal Seicento. Adoro queste tavolette che PGR vogliono esprimere devozione. Quadretti naif di artisti locali ispirati e consigliati dai familiari delle vittime spesso salvate da questa Madonna, dalla quercia benedetta, dalla sorgente, dai cocci refrigeranti... Furti reiterati sono stati colmati negli anni recenti con copie rigorosamente fedeli.
Escrita el 17 de diciembre de 2022
Esta opinión es la opinión subjetiva de un miembro de Tripadvisor, no de Tripadvisor LLC. Tripadvisor les hace controles a todas las opiniones.
Martina B
Mirano, Italia445 aportes
ene de 2022
Dall’esterno questo piccolissimo santuario non ti dice nulla, ma quando si varca la soglia è come entrare in un piccolo scrigno pieno di tesori…sono tutti gli ex voto.. in pratica tutte le pareti sono ricoperte da bellissimi quadretti di maioliche appese per le grazie ricevute..c’è un’atmosfera molto raccolta e di preghiera…da non perdere se si viene da queste parti…
Escrita el 4 de enero de 2022
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LUPOERRANTE
Italia2.304 aportes
oct de 2021
Bellissimo santuario della cittadina. La struttura perfettamente conservata racchiude in se la storia del borgo. Consigliata la visita e la conoscenza della sua storia.
Escrita el 24 de octubre de 2021
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Gio G
Roma, Italia395 aportes
ago de 2021 • Pareja
Una piccola chiesa Vale una sosta per riprenderci i ns valori e poter pregare in una chiesa che ci fa vivere mille miracoli....
Pregare ed essere brave persone aiuta....
Pregare ed essere brave persone aiuta....
Escrita el 15 de agosto de 2021
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Fabrizio T
Roma, Italia1.970 aportes
jul de 2021 • Pareja
Questo stupendo santuario che costeggia la statale rappresenta una tappa obbligatoria per chi soggiorna in zona Deruta o paesi limitrofi...Di grande impatto la location e le stupende maioliche di grazie ricevute appese all'interno della chiesa ..Da non perdere...
Escrita el 27 de julio de 2021
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MauryKla M
Province of Rome, Italia863 aportes
jul de 2021
Tornato dopo più di 20 anni, tutto è cambiato, ora vi è anche un centro di accoglienza, la strada è asfaltata e la chiesa rimane interessantissima con tutti gli ex-voto fatti in ceramica, Struggente.
Escrita el 23 de julio de 2021
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Clara
Roma, Italia7 aportes
ago de 2020
I went to visit this Santuario the last day before our departure, though it was only 1km from the Casale where we slept. The church was nice, and the most interesting are the ceramic tiles, not only beautiful to see, but record every single historical fact of individual person or family - it would worth a whold day to read them.
Escrita el 2 de septiembre de 2020
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Tommaso612
Roma, Italia527 aportes
oct de 2019
Questa piccola chiesa, perfettamente inserita nel paesaggio circostante al punto da confondersi quasi con esso, sorge in cima a un’ampia scalinata fiancheggiata da folte siepi. L’edificio, esternamente assai sobrio e rustico, presenta sulla facciata un semplice portale con una cornice in pietra grigia, sovrastato da una finestrella quadrata. Il minuscolo campanile a vela, molto arretrato rispetto alla facciata, e la modesta cupoletta quasi completamente incastonata dentro il fabbricato, sono pressoché invisibili a chi osserva l’edificio dalla parte anteriore.
L’interno è a pianta rettangolare, con tre navate e soffitto a volte. Il solenne altare maggiore, in stile barocco, è realizzato in legno e stucco, ricoperti da una doratura che col tempo ha perso la brillantezza di una volta. La scritta che campeggia al centro della struttura: “Ego Mater Santa Spei” (Io, Madre della Santa Speranza) ricorda forse l’originale intitolazione della chiesa, poi mutata in quella attuale. Degni di nota anche i due altari simmetrici ubicati in fondo alle navate laterali, entrambi decorati con tele seicentesche.
La suggestiva “Cappella del Crocifisso” (le cui parti superiori sono prive d’intonaco) ospita un bel Cristo Morente del XIV secolo, oltre ad una preziosa serie di 15 piastrelle smaltate che raffigurano le stazioni della Via Crucis, più quella finale dedicata alla Resurrezione.
Gli ottocento “ex voto” in ceramica finemente decorata, tutte uguali per forma e dimensioni, che si sono accumulate nel corso di quasi quattro secoli sulle pareti della chiesa tappezzandole completamente, rimandano alla leggenda che fu all’origine dell’edificio. Nel 1600 un frate francescano raccolse da terra un piattino sul fondo del quale era dipinta l’immagine di una Madonna col Bambino. Per evitare che ricadesse al suolo, il religioso la incastrò tra i rami di una quercia che si trovava nei paraggi. Qualche anno dopo un ricco mercante della vicina località di Casalina si rivolse all’immagine per ottenere la salvezza della moglie, gravemente ammalata. Costei guarì completamente e la notizia del miracolo si sparse ovunque, facendo accorrere sul posto folle di pellegrini in cerca di grazia.
Diversi anni dopo il culto dell’immagine fu approvato dalle autorità ecclesiastiche e fu quindi costruita l’attuale chiesa. Qui, all’interno dell’altare maggiore, protetto da una grata in ferro battuto, si trova il vecchio tronco della quercia (ormai rinsecchito da secoli) sul quale è ancora fissata la piccola scodella con l’effige miracolosa, circondata da una raggera dorata. I fedeli che chiedevano l’intercessione della Vergine compivano un apposito percorso che li portava al cospetto del famoso oggetto; vi sostavano davanti in preghiera per un tempo prestabilito; poi procedevano oltre per fare spazio agli altri. Ovviamente, le formelle esposte provengono dalle botteghe artigiane della vicina Deruta, nota in tutto il mondo per la raffinata lavorazione della maiolica. La sigla P.G.R. (Per Grazia Ricevuta) presente su quasi tutti questi oggetti, testimonia l’intensa devozione dei fedeli al culto mariano. In qualche caso compare invece la scritta, dal senso pressoché analogo, V.F.G.A. (Voto Fatto, Grazia Avuta).
Nel 1980 circa duecento formelle furono trafugate da ignoti ladri; circa la metà furono recuperate negli anni seguenti dai Carabinieri e rimesse in loco. Purtroppo, quella dei furti in questa chiesa è una piaga ricorrente, favorita dall’isolamento ambientale dell’edificio.
Il Santuario di Santa Maria del Bagno si raggiunge in pochi minuti di automobile da Deruta, percorrendo in direzione Sud la Via Tiberina e seguendo le indicazioni stradali. Il sito è visitabile gratuitamente tutti i giorni della settimana dal mattino alla sera, con una breve pausa dopo mezzogiorno. Prima di programmare una visita, tuttavia, è consigliabile informarsi sui siti internet dedicati alla struttura.
L’interno è a pianta rettangolare, con tre navate e soffitto a volte. Il solenne altare maggiore, in stile barocco, è realizzato in legno e stucco, ricoperti da una doratura che col tempo ha perso la brillantezza di una volta. La scritta che campeggia al centro della struttura: “Ego Mater Santa Spei” (Io, Madre della Santa Speranza) ricorda forse l’originale intitolazione della chiesa, poi mutata in quella attuale. Degni di nota anche i due altari simmetrici ubicati in fondo alle navate laterali, entrambi decorati con tele seicentesche.
La suggestiva “Cappella del Crocifisso” (le cui parti superiori sono prive d’intonaco) ospita un bel Cristo Morente del XIV secolo, oltre ad una preziosa serie di 15 piastrelle smaltate che raffigurano le stazioni della Via Crucis, più quella finale dedicata alla Resurrezione.
Gli ottocento “ex voto” in ceramica finemente decorata, tutte uguali per forma e dimensioni, che si sono accumulate nel corso di quasi quattro secoli sulle pareti della chiesa tappezzandole completamente, rimandano alla leggenda che fu all’origine dell’edificio. Nel 1600 un frate francescano raccolse da terra un piattino sul fondo del quale era dipinta l’immagine di una Madonna col Bambino. Per evitare che ricadesse al suolo, il religioso la incastrò tra i rami di una quercia che si trovava nei paraggi. Qualche anno dopo un ricco mercante della vicina località di Casalina si rivolse all’immagine per ottenere la salvezza della moglie, gravemente ammalata. Costei guarì completamente e la notizia del miracolo si sparse ovunque, facendo accorrere sul posto folle di pellegrini in cerca di grazia.
Diversi anni dopo il culto dell’immagine fu approvato dalle autorità ecclesiastiche e fu quindi costruita l’attuale chiesa. Qui, all’interno dell’altare maggiore, protetto da una grata in ferro battuto, si trova il vecchio tronco della quercia (ormai rinsecchito da secoli) sul quale è ancora fissata la piccola scodella con l’effige miracolosa, circondata da una raggera dorata. I fedeli che chiedevano l’intercessione della Vergine compivano un apposito percorso che li portava al cospetto del famoso oggetto; vi sostavano davanti in preghiera per un tempo prestabilito; poi procedevano oltre per fare spazio agli altri. Ovviamente, le formelle esposte provengono dalle botteghe artigiane della vicina Deruta, nota in tutto il mondo per la raffinata lavorazione della maiolica. La sigla P.G.R. (Per Grazia Ricevuta) presente su quasi tutti questi oggetti, testimonia l’intensa devozione dei fedeli al culto mariano. In qualche caso compare invece la scritta, dal senso pressoché analogo, V.F.G.A. (Voto Fatto, Grazia Avuta).
Nel 1980 circa duecento formelle furono trafugate da ignoti ladri; circa la metà furono recuperate negli anni seguenti dai Carabinieri e rimesse in loco. Purtroppo, quella dei furti in questa chiesa è una piaga ricorrente, favorita dall’isolamento ambientale dell’edificio.
Il Santuario di Santa Maria del Bagno si raggiunge in pochi minuti di automobile da Deruta, percorrendo in direzione Sud la Via Tiberina e seguendo le indicazioni stradali. Il sito è visitabile gratuitamente tutti i giorni della settimana dal mattino alla sera, con una breve pausa dopo mezzogiorno. Prima di programmare una visita, tuttavia, è consigliabile informarsi sui siti internet dedicati alla struttura.
Escrita el 27 de abril de 2020
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Attivol
Roma, Italia14.256 aportes
ene de 2020
Il Santuario si trova in prossimità dell'uscita "Deruta sud": è in un grande complesso ed ha un piazzale sterrato per il parcheggio all'esterno. L'interno della chiesa è veramente un gioiello: tutte le pareti sono completamente ricoperte da piastrelle ex-voto uguali per forma e colori, opera di maestri derutesi, che richiamano miracoli della Madonna del Bagno dal Seicento ai giorni nostri. Veramente suggestivo ed emozionante.
Escrita el 8 de enero de 2020
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t.t gyrgy
246 aportes
nov de 2019
a pochi chilometri da deruta si trova questo gioiello d'arte, con all'interno una bella esposizione di piastrelle votive di ex voto tutte rigorosamente dipinte a mano da maestri derutesi.merita un visita attenta.
Escrita el 8 de enero de 2020
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